Se siete su questa pagina sicuramente desiderate investire nel mercato azionario diventando un investitore intelligente.
L’investitore intelligente di B. Graham è un libro che non ha bisogno di presentazione e che sicuramente non può mancare nella vostra libreria. Qui potete trovarlo su Amazon per chi non lo avesse letto.
Alla seguente pagina trovate la presentazione che ho preparato per Fineco, sui Best Seller del Trading.
In questo articolo offriamo a voi lettori un ulteriore approfondimento per capire e sintetizzare quali sono i fattori più importanti da considerare secondo l’autore e il giornalista Zweig per poter iniziare ad investire nel mercato azionario diventando un investitore intelligente.
I fattori determinanti
Come determinare il prezzo di un investimento? Esistono 5 fattori determinanti da considerare secondo Graham che vanno anche oltre i semplici numeri.
1.Prospettive generali a lungo termine
- Come base dati è necessario guardare almeno ai bilanci degli ultimi 10 anni
- Cercare di evitare aziende che sono:
- Acquirenti seriale di altre società
- Aziende definite OPM (Other People’s Money) che sono sempre alla ricerca di liquidità da parte di diversi investitori
- Cercare invece di trovare:
- Un ampio vantaggio competitivo, creato da fattori quali
- Forte identità del marchio
- Presente in un mercato in monopolio o quasi monopolio
- Un asset intangibile unico (come ad esempio il marchio Coca Cola)
- Ricavi e utili che sono cresciuti in modo regolare e costante negli ultimi 10 anni
- Le aziende che crescono più rapidamente tendono a surriscaldarsi e a spegnersi
- Un tasso di crescita ante imposte del 10% può essere sostenibile a lungo termine (dal 6% al 7% al netto delle imposte), ma il 15% non lo è.
- Ricerca e sviluppo efficaci che siano costanti e coerenti nel tempo.
- Un ampio vantaggio competitivo, creato da fattori quali
2.Qualità del management
- Quali previsioni fa il management e come le realizzano?
- Citano sempre scuse sull’economia e altre questioni generali per giustificare scarse performance?
- Coerenza del messaggio in tempi buoni e cattivi
- Cercare di evitare aziende che:
- Hanno grandi stipendi degli amministratori delegati non proporzionati rispetto al mercato
- Riemissione di stock option o aumenti di capitale
- Fanno ampio utilizzo espedienti contabili, ridimensionamenti, oneri non ricorrenti e voci straordinarie
3.Solidità finanziaria e struttura del capitale
- Genera più liquidità di quanta ne consuma?
- Quanto è costante la crescita della liquidità derivante dalle operazioni negli ultimi 10 anni?
- Osservare l’importo e la crescita dei guadagni degli azionisti riguardo a:
- Reddito netto
- Ammortamenti e svalutazioni
- Minori spese in conto capitale
- Minori costi per:
- stock option
- oneri insoliti, non ricorrenti o straordinari
- proventi del fondo pensione
- Cerca un utile per azione (EPS) che sia cresciuto con una crescita media annua costante di almeno il 6% o 7% negli ultimi 10 anni
- Esamina la struttura del capitale:
- Il debito a lungo termine dovrebbe essere inferiore al 50% del capitale totale.
- Guardare al rapporto tra gli utili e gli oneri fissi
4.Record di dividendi
- Se l’azienda ha superato la concorrenza in tempi buoni e cattivi, probabilmente sta facendo un ottimo uso del capitale e questo è l’unico caso in cui si può pensare che sia meno importante il pagamento di dividendi, ma sempre devono esserci (vedi caso MSFT).
- Società che riacquistano azioni (tramite buyback) quando sono a buon mercato e non quando sono costose o servono solo per sostenere i prezzi dell’azione e permettere di pagare lauti bonus ai manager.
5.Tasso di rendimento attuale da dividendo
Seguire questi prima fattori ci ha aiutato a muovere i primi passi per iniziare ad investire nel mercato azionario diventando un investitore intelligente. Chiaramente il percorso va approfondito partendo dal libro di B. Graham e dalla presentazione che gratuitamente trovate a disposizione qui.