In questo articolo vediamo perché la volatilità è così importante per chi opera con le Opzioni ed in particolare analizzeremo la volatilità implicita. Prima però facciamo un passo indietro e partiamo dal concetto di volatilità.
La volatilità è una misura della variazione percentuale del prezzo di uno strumento finanziario nel corso del tempo.
Si distingue in “storica” e “implicita“.
La volatilità storica è il grado di variazione dei prezzi nel tempo, indica di quanto si è mosso il titolo in un determinato arco temporale ed è misurata in termini di deviazione standard.
Bassa volatilità storica indica un periodo di minore escursione dei prezzi,
Alta volatilità storica rappresenta un periodo di maggiore escursione dei prezzi.
Vediamo un esempio con un grafico:
Come possiamo notare, quando il prezzo è in una fase laterale la volatilità è bassa, quando il titolo invece esplode al rialzo o al ribasso ovviamente la volatilità aumenta.
La formula per il calcolo è piuttosto semplice ed è qui spiegato nel dettaglio come calcolare la volatilità storica in Excel e Python con foglio Excel e codice Python messo a disposizione gratuitamente.
La volatilità implicita è l’aspettativa del movimento del titolo in un lasso temporale. Rappresenta l’aspettativa degli operatori su quale sarà la futura volatilità del sottostante, quindi si tratta di una grandezza che fa riferimento ad una previsione sulla futura variabilità del titolo.
Adesso non entriamo nel merito della formula di Black-Scholes per il calcolo ma cerchiamo di capirla con un esempio pratico.
A tutti noi sarà capitato di dover sostenere un esame ed ognuno lo avrà affrontato in maniera diversa. Però generalmente possiamo dire che gli studenti quando mancavano due o tre mesi sono tranquilli, sfogliavano il libro, ogni tanto leggevano qualcosa, perchè tanto mancavano 2 mesi e ritengono di avere tutto il tempo per studiare; man mano che i giorni passavano e ci si avvicinava all’esame iniziava ad aumentare la preoccupazione e l’ansia per l’esame. Man mano che passavano i giorni gli studenti iniziano a studiare sempre di più in quanto l’ansia aumenta sempre di più, fino a quando non arrivava il giorno dell’esame e l’ansia raggiungeva il picco massimo.
Questo è un esempio di volatilità implicita tradotto in termini comuni, una volta terminato l’esame indipendentemente da come è andato, tutta l’ansia si scarica, perché l’evento che generava ansia è passato.
Questo è quello che accade anche con l’uscita dei bilanci, man mano che ci si avvicina all’uscita del bilancio la volatilità implicita aumenta, poi indipendentemente da come sarà il bilancio, positivo o negativo, la volatilità implicita crolla. Anche altri eventi fanno aumentare la volatilità implicita ad esempio frode fiscale, bancarotta, approvazione di un brevetto farmaceutico ecc.
Quindi la volatilità implicita è l’aspettativa rispetto a un evento.
Vediamo ora la volatilità implicita nei confronti del trend. In un trend rialzista, quindi un trend dove prevale euforia, la volatilità implicita scende, perché c’è maggiore sicurezza, le opzioni costeranno di meno e quindi avremo vantaggio a fare operazioni a debito. Mentre in un trend ribassista, dove prevale la paura, la volatilità implicita sale, perché c’è minore sicurezza, quindi le opzioni costeranno di più ed avremo vantaggio a fare operazioni a credito.
Ora avendo capito il concetto di volatilità cerchiamo di capire come essa influisce sul prezzo delle opzioni.
Consideriamo quindi la formula di Black-Scholes, dove il prezzo di un’opzione è uguale a: P = Vi (V*t)
Dove Vi rappresenta il valore intrinseco, V la volatilità e t il tempo.
Quindi dalla formula possiamo subito notare che V è direttamente proporzionale a P, ovvero all’aumentare di V aumenta il premio dell’opzione P e al diminuire di V diminuisce il premio dell’opzione P.
Quindi dalla formula possiamo subito notare che V è direttamente proporzionale a P, ovvero all’aumentare di V aumenta il premio dell’opzione P e al diminuire di V diminuisce il premio dell’opzione P.
Non entriamo nel merito del concetto di valore intrinseco ed estrinseco, magari ne parleremo in un prossimo articolo!
Per valutare il livello di volatilità del mercato consideriamo il VIX, il cosiddetto indice della paura.
Qui ne abbiamo parlato in maniera approfondita.
Si tratta di un indice che misura la volatilità implicita del prezzo delle opzioni, ovvero di un indicatore che misura il prezzo che gli operatori sono stati disposti a pagare per assicurarsi la facoltà, ma non l’obbligo, di scommettere al rialzo e al ribasso sull’indice S&P500.
È stato soprannominato indice della paura in quanto tra il VIX e l’indice S&P 500 esiste una correlazione negativa, cioè, quando il VIX sale, l’indice S&P500 scende e viceversa.
Come possiamo notare dai due grafici, al forte ribasso del 2008 dell’indice S&P 500, c’è stato un forte rialzo del VIX.
Infatti, prendendo in esame i rendimenti su base settimanale dal 1990 ad oggi, notiamo che c’è una correlazione inversa, con un coefficiente di correlazione pari a -0,6858. Come si può notare dal grafico, la retta di regressione è negativa.
Normalmente si dice che:
• Valori del VIX pari o inferiori a 20 indicano una situazione prevalentemente rialzista;
• Valori del VIX superiori a 20 ma inferiori a 40 descrivono uno scenario teso ma non necessariamente ribassista;
• Valori del VIX superiori a 40 indicano uno scenario pericolosamente volatile, con notevoli implicazioni ribassiste.
Abbiamo visto cos’è il VIX e quindi come valutare la volatilità generale del mercato, ma un altro fattore importante, prima di operare in opzioni su un titolo, è quello di valutare la volatilità implicita delle opzioni di quel titolo, perché il VIX potrebbe essere basso, ma quel titolo potrebbe avere una volatilità implicita alta, dovuta all’uscita dei bilanci o a qualche fattore interno alla società a noi sconosciuto.
Sarà quindi necessario confrontare la volatilità implicita delle opzioni che abbiamo intenzione di acquistare o vendere confrontandola con quella che è stata la volatilità storica media del titolo che abbiamo imparato a calcolare qua.
Con questo confronto saremo in grado di capire di volta in volta se operare con strategie di acquisto o di vendita di opzioni e saper selezionare una certa tipologia di struttura piuttosto che altri.
Ci riserviamo di approfondire questi temi in altri articoli o webinar.